Come scegliere l'allevamento e il cucciolo

Avete deciso che volete far entrare un batuffolo di Siberiano nella vostra vita e nulla vi farà cambiare idea! Siete entusiasti e ansiosi di averne già uno tra le braccia ma… come e dove sceglierlo?

Informatevi sulla razza prescelta

Cercate di controllare l’incontenibile (e comprensibilissima) fretta prendendovi tutto il tempo necessario per informarvi sulla razza. Cercate di capire quali sono le sue esigenze, di quanto spazio necessita, come va alimentata e, soprattutto, se è predisposta a particolari malattie o tare genetiche.

Dove cercare il cucciolo

Ora che vi siete fatti una vostra idea critica della razza, dovete scegliere dove o da chi acquistare il cucciolo. Avete varie opzioni:

  •  acquistarlo in un negozio di animali
  •  rispondere all’annuncio di un privato pubblicato su internet o sui media.
  •  acquistarlo presso un allevamento

La prima opzione creda non valga nemmeno la pena commentarla visto che, spesso, i cuccioli presenti in negozio provengono, tramite commercio illegale di animali, dai Paesi dell’Est in condizioni spesso precarie e sovente già malati, oppure da allevamenti non troppo scrupolosi con la fretta di liberarsi di loro.

La seconda opzione è più onesta, più economica (forse) e sicura. Tenete però conto che, spesso, i privati che producono saltuariamente e per puro “piacere” delle cucciolate in casa, non saranno in grado di offrirvi le garanzie sanitarie sui cuccioli riguardo le malattie geneticamente trasmissibili, sapranno poco o niente della discendenza del micio e, difficilmente, sapranno guidarvi nell’educazione e nella crescita del gatto con la stessa competenza che potrebbe avere un allevatore.

L’opzione di acquistare un cucciolo di razza presso un allevamento sembrerebbe la più oculata e responsabile… ammesso che vi mettiate nelle mani giuste!

Scegliete l’allevamento giusto

Se la razza che avete scelto è tale per cui il numero di allevamenti è vastissimo, sceglierne uno potrebbe risultare un’impresa titanica. Tuttavia, una prima scrematura potrebbe essere fatta scegliendo come candidati solo gli allevatori che:

  • dichiarano apertamente di testare i loro riproduttori per le malattie genetiche trasmissibili e sono disponibili a mostrarvi le certificazioni in originale
  • cedono i cuccioli non prima delle 12 settimane di età con il ciclo di vaccinazioni completo e invariabilmente con il pedigree
  • gestiscono adulti e, soprattutto, cuccioli in un ambiente familiare e in continuo contatto con le persone

Diffidate da chi:

  • vi assicura a parole di avere gatti sani o testati senza mostrarvi alcuna documentazione: un allevatore onesto sarà felice di mostrarvi tutta la certificazione che richiederete
  • vuole consegnarvi il cucciolo ben prima dei 3 mesi sostenendo che così si affezionerà di più a voi (etologicamente è un discorso senza senso)
  • vuole vendervi il cucciolo senza pedigree, anche se ad un prezzo inferiore
  • non fa che parlarvi di coppe, di campioni e di esposizioni senza spendere una parola sulla sua vita coi gatti, sul loro carattere e su cosa si aspetta dai cuccioli: una persona così ha interesse solo a gareggiare e difficilmente perderà tempo a curare l’interesse (ossia la crescita, la salute e la socializzazione) di un cucciolo che non resterà nella propria “scuderia”.

Occhio al prezzo!

Fate bene attenzione anche a coloro che vi offrono un cucciolo ad un prezzo di molto inferiore rispetto a ciò che più comunemente vi sentite dire: non sempre chi vi fa un prezzo stracciato si sta “semplicemente accontentando” di meno. Spesso, vi sta offrendo molto meno di quel che immaginate…

Visitate l’allevamento

Una volta scelta una rosa di almeno 3-4 allevamenti, non mancate assolutamente di visitarli, uno per volta. La visita in allevamento è fondamentale e irrinunciabile per conoscere l’allevatore e farsi un’idea di che tipo di persona sia e, ancor più, per valutare il modo in cui vengono tenuti i gatti e i cuccioli. Inoltre, visitarne più d’uno vi consentirà di fare confronti, di valutare realtà diverse e di capire a chi preferite affidarvi.

Questi sono alcuni dei nostri consigli:

  • se entrando in allevamento sentite fetore di pipì e/o feci, scappate
  • se entrando in allevamento i gatti presenti, anziché corrervi incontro, si nascondono tutti sotto il primo mobile che trovano, scappate
  • se entrando in allevamento vedete una situazione di sovraffollamento, con gatti rannicchiati su armadi o mobili, dall’aria spaventata, scappate
  • se i gatti vi danno l’impressione di essere malati, stressati o sporchi, scappate
  • se i gatti vengono tenuti in luoghi angusti, bui, in gabbie da stabulari veterinari o isolati dal resto della famiglia e lasciati a se stessi, scappate
  • se le lettiere vi appaiono sporche, poche o mal gestite (o se addirittura non ve ne sono), scappate a gambe levate!

Una volta in allevamento, cercate di interagire con gli adulti per valutare come si rapportano con le persone. Devono essere sereni e tranquilli, anche se non necessariamente con la voglia di saltarvi in braccio! Fate all’allevatore tutte le domande che vi passano per la mente, anche quelle che vi sembrano più demenziali: tenente presente che una persona attenta e onesta ha tutta la voglia e l’interesse a rispondervi, a rendervi partecipi, ad aprirvi il suo mondo fatto di gioie e dolori. Al contrario, un allevatore restìo alla chiacchiera, indisponibile o stranamente frettoloso difficilmente si rivelerà poi un buon punto di riferimento.

Ispezionate il cucciolo

Chiedete sempre di vedere la stanza dove vengono tenuti i cuccioli e dovrà apparirvi pulita, molto luminosa (la luce è fondamentale per la crescita psico-fisica di un cuccioletto) e ricca di giochi a disposizione dei piccoli. È fondamentale che i cuccioli restino a contatto con la madre almeno fino alla nona-decima settimana di vita, se non oltre. A meno di eccezionali situazioni d’urgenza, qualunque altra giustificazione per separare i cuccioli dalla madre, non vale il rischio di portarvi a casa un gatto che avrà numerosi deficit comportamentali (fobie, soprattutto) lungo tutto l’arco della sua vita. I cuccioli devono venirvi incontro o, al massimo, rimanere un po’ a distanza ad osservarvi il tempo di prendere confidenza con voi. Nessun cucciolo, se sollevato, deve soffiarvi o ringhiarvi. Nessun cucciolo deve nascondersi sotto un mobile per tutto il tempo della vostra visita. Nessun cucciolo deve presentare orecchie sporche, naso colante, occhi lacrimosi, pulci o segni di qualunque altra parassitosi. Nessun cucciolo deve rimanere raggomitolato su una sedia o in un angolo. Se riconoscete anche solo una di queste situazioni… scappate! Oppure, chiedete spiegazioni all’allevatore e, come sempre, ricordate di ascoltare in maniera critica tutte le giustificazioni (spesso fantasiose!) che vi darà.

La consegna perfetta

Alla consegna del cucciolo, l’attenzione deve rimanere alta: rifiutatevi categoricamente di farvi consegnare un cucciolo che presenta orecchie sporche, naso colante, occhi lacrimosi o altri segni di malattia. Il micio deve apparirvi impeccabile, sveglio, vivace: ricordate che è nel vostro diritto pretendere di portare a casa un animale in condizioni di salute eccellenti. E se qualcosa non vi torna, non abbiate remore nel farlo notare: la maggior parte dei problemi che i proprietari hanno con cuccioli appena portati a casa, sarebbero evitabili se essi stessi non avessero avuto remore nel sollevare obiezioni riguardo situazioni poco convincenti che essi stessi avevano notato al momento del ritiro.

L’allevatore come nuovo referente

Una volta che il cucciolo sarà arrivato a casa, il vostro rapporto con l’allevatore non si esaurirà (o almeno si spera). Egli dovrebbe diventare (se ve lo permette, se avete scelto la persona giusta) il vostro referente per qualunque dubbio vi sorga sulla crescita e l’educazione del micio, una persona a cui continuare a rivolgervi ogniqualvolta dobbiate prendere delle decisioni e abbiate bisogno di un parere esperto e, soprattutto, affezionato.