Cenni storici
Alcuni ricercatori russi e tedeschi, pensano che il gatto siberiano sia stato uno dei primi gatti a pelo lungo al mondo e che sia il progenitore di razze oggi selezionate; tra queste: l'angora, il Maine Coon, il Turco Van, il norvegese; tutte razze dalle origini naturali e selvatiche (senza l'intervento umano), sviluppatesi in ambienti naturali.
Nonostante sia considerato la razza nazionale della Russia, studi approfonditi riguardo alle sue origini non sono stati eseguiti, soprattutto a causa delle difficoltà dovute alla notevole diffusione che questo gatto ha sul territorio russo.
Notizie dell'esistenza del gatto siberiano risalgono al 1700 ad una prima mostra felina, ed ancora nel 1871 in Inghilterra.
Da una testimonianza scritta nel 1925, si legge di un “gatto rosso grande robusto e dal pelo lungo proveniente dal Caucaso”.
Uscito dalla nativa Siberia solo nel 1990, al di fuori della Russia è scarsamente diffuso. Questa favolosa razza è stata riconosciuta oltre che dai Club e dalle Federazioni dell'Unione Sovietica, anche dall'Acfa, dal WCF, dalla F.I.F.e. nel 1997, dalla T.I.C.A. nel 1998 ed ancora da molte associazioni indipendenti, che rilasciano regolarmente i pedigree e accettano la loro partecipazione alle esposizioni per il Campionato. Per la classe multicolor fu accettato dal Cat Fanciers' Association (CFA) il 6 febbraio 2000.
Nonostante la popolarità il siberiano è estremamente raro negli Stati Uniti. La maggior parte degli allevatori hanno lunghi elenchi d'attesa per i loro gattini.
In Europa, pochi sono i paesi in cui si trovano allevamenti di gatti siberiani. In Italia i pochi allevamenti sono esclusivamente di famiglie nelle quali il Siberian Cat è il beniamino della casa.